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A tutt'oggi il "bagno per disabili" - così come definito dalla legislazione - è un apparato pesantemente discriminante, che non tiene né conto della condivisione degli stessi ambienti con altre persone, né delle esigenze pratiche, emozionali, affettive ed estetiche degli utilizzatori. Le riflessioni di un designer che auspica un'epoca nuova, in cui il mondo della progettazione, l'industria delle forniture e le strutture ricettive come gli alberghi si muovano in modo concorde verso una diversa concezione che veda nascere il bagno per tutti senza discriminazioni

Pubblicazione elaborata dal gruppo di ricerca dell'Università di Pescara sul censimento dei corsi universitari che trattano di ergonomia e DfA.

Gli aspetti storici, socio-culturali e politici trattati nell'articolo mirano a mostrare una logica evolutiva dell?interpretazione della realtà e ad affermare che prima l?ergonomia e poi il Design for All sono
l'evoluzione naturale e necessaria del "buon progetto".